Com’è cambiata la sanità regionale dopo la riforma del governo Rossi. Di questo parla “Salute Negata”, libro scritto a quattro mani da Maria Salerno insieme a Daniele Rovai, che nel 2013 aveva già pubblicato un libro sulla costruzione dei quattro nuovi ospedali toscani in project financing ed edito da AB edizioni.
La storia di un cambiamento, dunque, che la politica ha chiamato “riorganizzazione” – rimandando subito a concetti quali “razionalizzazione” ed “efficienza”, ma che i cittadini hanno vissuto come un vero e proprio “smantellamento”, vedendo di fatto depotenziare ospedali, tagliare i punti nascita, ridurre il personale.
Il libro affronta anche il tema della “privatizzazione” di fatto del sistema sanitario, non solo regionale, ma nazionale. Operazione questa, che il sistema si guarda bene dal palesare, preferendo giustificare i tagli con la mancanza di risorse, quando in realtà esiste una scelta deliberata di diminuire via via gli investimenti nel settore sanitario determinando un progressivo collasso del servizio pubblico a favore del privato.
Nel 2016 la spesa sanitaria italiana, ha toccato il livello più basso degli ultimi dieci anni (il 6,6 per cento del pil), relegando l’Italia al terzultimo posto fra i Paesi Ocse. Ancora, un capitolo è dedicato al famigerato buco di Massa Carrara, una voragine di 420 mila euro da cui è scaturita una sola condanna, quella di Ermanno Giannetti, ex direttore amministrativo della stessa Asl, che nel novembre del 2012 fu condannato per peculato. È stato ritenuto colpevole di aver sottratto, negli anni, circa un milione di euro. E il resto dei soldi? Ad oggi non si capisce che fine abbiano fatto, quello che si può immaginare è che a farne le spese in termini di costi delle prestazioni e contrazione dei servizi territoriali, siano stati e continuino ad essere i cittadini.
